| All’attacco, però con giudizio, aspettando il momento buono per decidere su chi puntare, su quanto puntare, su cosa puntare. All’attacco, perché è lì che il Napoli ha scelto d’intervenire, in quella zolla di campo ch’è già terra di Quagliarella e di Lavezzi e che ora va irrorata di talento allo stato puro, di esplosività, di fantasia. All’attacco di Goran Pandev, 26 anni tra una settimana; oppure all’attacco di Totò Di Natale, 32 anni ad ottobre, ma tanto fosforo da potersi permettere qualsiasi investimento, follie incluse; oppure all’attacco di Victor Obinna, 22 anni, nigeriano dell’Inter riemerso dopo le cure dello Special One. Tre uomini per una maglia, lanciando un’occhiata in avanti e un altro alle spalle e pensando a Juan Camilo Zuniga, 24 anni, colombiano del Siena riavvicinato ieri sera, nel faccia a faccia Marino-Gerolin.
A TUTTO CAMPO - La sera porta consiglio e Pierpaolo Marino, tra le pieghe della discussione per la comproprietà di Calaiò, con il Siena si è messo a discutere di Zuniga, un pendolino della fascia destra utile nella difesa a quattro o per un centrocampo a cinque. Trattativa avviata, tempi di discussione più o meno prolungati: ci sarà da litigare sul conguaglio, ma si può fare
PERCHE’ VICTOR - Ventidue anni, la velocità del suono, una fisicità notevole e tante relazioni che da due anni Marino ha messo assieme: piaceva un anno fa, piace ora, è il terzo incomodo tra Pandev e Di Natale, quello che si prende il 34% delle possibilità e stacca per questioni varie gli altri due concorrenti.
PERCHE’ TOTO’ - Di Natale è il gemello ideale di Quagliarella, ha un’età, ma è un dettaglio esistenziale all’interno d’un ragionamento che il Napoli s’è concesso dieci giorni fa, quando s’è presentato ufficialmente all’Udinese, come confermato dal dg friulano, Gasparin, a Radio Marte: «Sì che ce l’hanno chiesto. Per noi, lui è un calciatore importante, oserei definirlo indispensabile, ma nel calcio del 2010 non ci sono intoccabili: nessuno, visti i casi di questo mercato, può essere definito incedibile».
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